A conclusione del primo, sperimentale, innovativo (e ribelle!) anno di L@bYoung (il laboratorio inclusivo per adolescenti, a Ossigeno), una bellissima passeggiata nei boschi di Villa Guardia, con gli amici e le amiche dell’associazione La natura W di Lurate Caccivio. Alla scoperta di quanto il quotidiano e abituale possa essere sorprendente! Che vale per i luoghi, sì… ma anche per le persone.
LE E GLI ADOLESCENTI DEL L@BYOUNG
Gente in gamba (o ruota, o qualunque altro ausilio possa portarci in giro per il mondo) i ragazzi e le ragazze del L@bYoung di Ossigeno.
Dopo un anno di esperimenti creativi attraverso fotografia, cinema e illustrazione, chiudono questo primo anno di attività con una passeggiata nei boschi del parco del torrente Lura che collegano, tra l’altro, Villa Guardia a Lurate Caccivio, sede dell’associazione che ci ha fatto da guida.
Certo le strade sterrate non sono sempre agevoli per tutti e tutte, ma la sfida è stata raccolta e vinta dal nostro manipolo di giovani avventurosɜ*.
È stato bello camminare insieme, aiutarsi nelle piccole difficoltà riscontrate dovute al terreno un po’ sconnesso e scoprire qualcosa di più sugli alberi, le loro foglie e i frutti.
L’arrivo in sede accolti da un gustoso aperitivo ha concluso con allegria la serata! 🤩 Da ripetere 💯Noemi, una mamma
L’ASSOCIAZIONE LA NATURA W
Nata nel 2016, l’associazione di Lurate Caccivio si occupa di valorizzazione del territorio, a partire dallo studio di una vecchia cava… un po’ problematica!
Passeggiate nel verde, aria pulita, acqua come risorsa preziosa, cibo buono e sano: sono questi i principî che guidano le attività dei e delle giovani (e diversamente giovani) amici e amiche che hanno scelto la civetta – attenta e vigile – come simbolo e ispirazione!
L’associazione ha il proposito di promuovere e valorizzare: la tutela dell’ambiente e della natura; l’armonia tra tutte le forme di vita; il patrimonio culturale e sociale con particolare riguardo all’alimentazione.
Seguici su Facebook e tieni d’occhio la civetta!
IL PARCO DEL(LA) LURA
Forse non tuttɜ sanno che…
Si dice la Lura, non il Lura, per affetto, per lessico familiare che è divenuto dialetto, linguaggio di tutti: il Santuario di Rovello Porro, per esempio, si chiama Santa Maria della Lura. La Lura, dunque un fiume al femminile […] Certo un piccolo fiume, meglio dire torrente, che un tempo portava solo acque sorgive dalle colline moreniche fino all’Olona […] Per venti chilometri del suo percorso e oltre mille ettari di superficie, il territorio della Lura è protetto da dodici Comuni lombardi quale Parco locale d’interesse sovraccomunale.
Scopri di più leggendo il sito dedicato (www.parcolura.it)
Un corridoio verde che garantisce la biodiversità delle specie.
Grazie alla passeggiata di venerdì scorso, i ragazzi e le ragazze del L@bYoung (ma non solo: grazie alle volontarie e alle nuove giovanissime amiche in visita!) hanno potuto scoprire angoli verdi nascosti dietro l’angolo. Boschi e prati ricchi di vita e di diversità.
Scorci unici.
Apparentemente banali, già visti o qualsiasi, luoghi comuni svelano la loro personalità. In realtà ogni sentiero, ogni albero, ogni sasso, frutto e perfino strato di muschio (esposto a Nord, ora lo sappiamo per certo!) è diverso. Irripetibile.
Come ciascuno e ciascuna di noi.
Che bella scoperta: diversi ma insieme!
Ché, in fondo basta poco per sentirsi parte di un orizzonte più grande. Talvolta basta svoltare l’angolo… e aprire gli occhi! Come una civetta. Emblema di scoperta (non a caso è simbolo della filosofia) e logo dell’associazione La natura W che ci ha fatto da guida! Grazie.
Io ho imparato l’orientamento, come non perdersi nel bosco e anche la distinzione di alcuni alberi, grazie ai ragazzi e alle ragazze che ci hanno accompagnato!😜👍
Mauro, un papà
È stata una bella avventura camminare assieme alla scoperta di luoghi vicini a noi, ma poco conosciuti o meglio non così nel dettaglio come gli amici e le amiche dell’associazione La natura W, con la quale è stato bello collaborare, conoscersi e pensare a future occasioni di incontro. Alla prossima!
Francesca Cappello, presidente DG
RITORNO ALLA… CIVILTÀ?
Dopo il tempo ritrovato nella natura e dopo la percorrenza (non sempre agevole) di spazi ‘incolti’, ritornando a OSSIGENO una serie di domande sorge spontanea:
- Che cosa è, esattamente, civiltà?
- Quali spazi e quali tempi è possibile trasformare senza snaturarli o, peggio, devastarli?
- Come si interviene sulla natura, per fare cultura… ma cultura inclusiva?
- E che cos’è inclusione? Annessione? Colonizzazione? O accoglienza della differenza?
E, ancora…
- Che senso avrebbe, ad esempio, se il L@bYoung (ma anche il Gioca Insieme o Liberi Tutti o Insieme a te) fosse un servizio dedicato unicamente a persone fragili (che poi chiamiamo ‘speciali’ perché ci pare suoni meglio)?!
- Non siamo forse tutti e tutte fragili in qualche misura?
- Dove comincia la dis-abilità?
- E dove finisce la difficoltà di essere protagonistɜ della propria… passeggiata esistenziale?
Parliamone. Procedendo. Insieme.
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE (MA PRIMA: PIZZA!)
I laboratori e i servizi settimanali e mensili delle spazio OSSIGENO culminano con la pizzata estiva di mercoledì 5 luglio alle 19 (QUI tutte le informazioni per iscriversi).
L’indomani, giovedì 6 alle 21, presso la Sala Consiliare di Villa Guardia (CO), ci sarà la presentazione del libro Il Nido del Pettirosso – testimonianze dal mondo delle malattie genetiche rare pediatriche. Con interventi delle autrici, Francesca Guido e Francesca Indraccolo, e del dott. Selicorni e testimonianze di famiglie coinvolte! (Info QUI.)
Testo e foto di Alle Bonicalzi
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* Non è una svista, bensì un esperimento linguistico inclusivo e non binario (è il famigerato scevà): /ə/ si usa per il singolare, laddove il plurale si indica con /ɜ/. Nello scritto si sperimentano anche altri caratteri speciali, come l’asterisco /*/ o la chiocciola /@/; nel parlato, invece, è possibile e usato sospendere la vocale finale al singolare e utilizzare la /u/ al plurale.