Il convegno La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA): un linguaggio per tutti rientra tra le iniziative legate alla Settimana dell’infanzia all’interno della rassegna BuonissimaMente.
Un’occasione preziosa per riflettere sul valore e ruolo della comunicazione in generale e sul diritto a una comunicazione adeguata, in particolare.
La storia e l’esperienza del circuito INBook ci insegna e sprona a produrre nuovi materiali, sempre più ‘giusti’ e belli!
Ai bambini con un disturbo di comunicazione si parla meno che ai coetanei, si parla utilizzando un linguaggio semplificato nella struttura e nelle funzioni e raramente si legge o si raccontano storie.
Strumenti nuovi
Slide dell’intervento di Nataly Vivenzio – La CAA cos’è per chi quando
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è «ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale», ed è «un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi». Essa utilizza tutte le competenze comunicative dell’individuo, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale residuo, i gesti, i segni e la comunicazione con ausili.
Storicamente l’intervento di CAA nasce per utenti che hanno prevalentemente un disturbo espressivo, più facile da identificare e da trattare. Oggi, la maggior parte della popolazione che accede ad un intervento di CAA presenta innanzitutto difficoltà sul versante della comprensione linguistica, che devono essere gestite in modo adeguato per poter garantire l’accesso alla CAA in uscita.
Da dove iniziamo l’intervento di CAA? Con la condivisione precoce di libri in simboli!
Biblioteche e circuiti inbook
Slide dell’intervento di Silvia D’Ambrosio – La rete biblioteche inbook
Slide dell’intervento di Cynthia Lamanna e Isabella Prina – L’esperienza con gli inbook
Slide dell’intervento di Antonio Bianchi – Gli inbook il modello
Esperienze dal vivo
Slide dell’intervento di Linda Cavadini – Ad impossibilia tenetur