Reduci dalla mostra al Festival Gener-azioni a Como, all’exTintostamperia, qualche foto, un tour virtuale e una riflessione. Alle Bonicalzi aspetta gli e le adolescenti venerdì 6 ottobre per la ripresa dei laboratori fotografici (AITO•L@bYoung): 10 appuntamenti, dalle 17,30 alle 19,30 nella sede temporanea all’oratorio di Maccio (via Dante Alighieri 7, Villa Guardia).
LA MOSTRA ITINERANTE
Siamo fiori diversi nello stesso giardino è la mostra delle e degli adolescenti che hanno partecipato all’edizione 2022-23 del L@bYoung di Diversamente Genitori, in particolare alla sua fase #AITO, con Alle Bonicalzi – fotografa, filosofa e formatrice. La mostra consta di 17 gigantografie che ritraggono le e i partecipanti con tecniche fotografiche differenti (sperimentate durante il lavoro con Alle).
Lo scopo è promuovere, tramite lo splendore di questi volti, la bellezza della differenza ma anche l’esperienza della condivisione. Valorizzare l’unicità di ciascuno/a, abbracciandola in gruppo. Perché è più bello crescere (e fotografare) insieme.
Siamo fiori diversi nello stesso giardino esordisce a partire da inVISIBILI, il set ‘opalescente’ che svela l’adolescenza proteggendola, che ha generato la mostra esposta in exTintostamperia da ottobre a dicembre 2022 (leggine QUI, visitala virtualmente QUI). Da quell’esperienza, che ha coinvolto un centinaio di adolescenti con ritratti, questionari ed esercizi di scrittura e cancellatura creativa è nato il primo dei 12 appuntamenti del L@bYoung che hanno invece prodotto la mostra esposta in Val Mulini questo weekend per Gener-azioni. Uno dei 17 ritratti esposti ora, infatti, appartiene anche a inVISIBILI.
UNA RIFLESSIONE
Perché parte del festival Gener-azioni?
La fotografia, si sa, è scrittura di luce. E il ritratto, in particolare, – per Alle Bonicalzi – è da sempre visto e amato per il suo darsi alla luce. La pratica e la didattica del ritratto fotografico, allora, diventa una vera e propria esperienza ontologica: un darsi alla vita, una rinascita.
Nascere non basta: è per rinascere che siamo nati. Ogni giorno.
Pablo Neruda
E poiché non si dà nascita senza generazione, ecco che la pratica del darsi alla luce produce spontaneamente un discorso che, condiviso, si fa cultura.
È per questo che dal laboratorio con le e gli adolescenti che ci hanno messo la faccia (che hanno dato corpo alle immagini) abbiamo voluto generare una mostra (che è loro!): per dare anche voce a soggetti spesso invisibilizzati. Perché giovani? Perché fragili? Spesso semplicemente perché noi (gli adulti/e, i/le ‘sani/e’) non abbiamo tempo o voglia di fermarci ad ascoltare una generazione che invece può farsi azione! Io sto con loro. Io sto con l’adolescenza.
Alle Bonicalzi, curatrice della mostra
E allora l’invito è di fare un passo il più. Se nascere non basta, forse non basta neanche generare…
Dalla generazione alla ri-generazione il passo può essere breve e il ben-essere molto.
Ecco perché sabato e domenica ci abbiamo provato: a recuperare e ricostruire bellezza. Insieme.
QUALCHE FOTO